Progetti internazionali
LIFE DRONE
"Direct pROduction of New Electrode materials from battery recycling"
(co-financed by European Commission LIFE19 programme)
Life DRONE (LIFE19 ENV / IT / 000520) è un progetto cofinanziato nell'ambito del programma LIFE + e mira a dimostrare un nuovo percorso di riciclaggio per diversi tipi di batterie agli ioni di litio che hanno raggiunto la fine della loro vita. L'idea principale è quella di dimostrare un processo innovativo per il recupero di materiali ad elevato valore aggiunto (grafite, Ni, Co and Mn) e utilizzare tali materiali per la sintesi di nuove batterie litio-ione del tipo NMC. Il processo si focalizzerà sullo sviluppo del trattamento idrometallurgico con acidi minerali della polvere elettrodica recuperata tramite pretrattamento fisico delle diverse celle litio ione separate manualmente dalle batterie attualmente raccolte. Tale trattamento permetterà la sintesi di un idrossido misto di Ni, Co e Mn che sarà successivamente impiegato per sintetizzare il materiale catodico NMC. L’impatto della inaccuratezza della selezione manuale delle batterie e dalle conseguenti difficoltà di controllo del pretrattamento fisico verrà valutato nel corso del progetto quantificando le deviazioni dei parametri operativi (concentrazione di Ni, Co and Mn) rispetto ai valori ottimali richiesti per la sintesi. Tali deviazioni saranno corrette nel processo mediante aggiunta controllata di sali di Ni, Co e Mn. Il progetto prevede poi di testare il materiale catodico sintetizzato per la produzione di nuove celle litio ione.
La dimostrazione del processo sarà condotta utilizzando l'impianto mobile realizzato durante il Progetto HYDROWEEE (FP7 n. 231962) ed una nuova unità che sarà progettata e costruita per condurre la sintesi del material catodico a partire dall’idrossido misto.
Il consorzio è composto da quattro partner italiani. Technosind srl è il capofila del progetto mentre gli altri partner del progetto sono i seguenti: Eco Recycling, FAAM RESEARCH CENTER, S.EVal srl e Sapienza University Department of Chemistry.
Il progetto Life DRONE è iniziato a settembre 2020 e termina a dicembre 2023 e ha i seguenti obiettivi:
- Dimostrazione del processo mediante trattamento di 3 ton di batterie agli ioni di litio (circa 1350 kg di polvere elettrodica) producendo 660 kg di ossido NMC;
- Validazione dei materiali prodotti mediante produzione di 10 celle litio-ione;
- Valutazione della fattibilità economica del processo;
- Valutazione dell’impatto ambientale mediante analisi del ciclo di vita;
- Elaborazione di un piano di replicabilità che valuti l'implementazione in un diverso stato membro dell'UE;
- Elaborazione di un business plan per guidare l'applicazione industriale su larga scala del processo proposto.
Per maggiori informazioni: https://www.lifedrone.eu/
LIFE BIOAs
"Removal of As from water using innovative BIO-adsorbents produced from by-products of the agro-industrial"
(co-financed by European Commission LIFE19 programme)
Life BIOAs (LIFE19 ENV/IT/000512) è un progetto cofinanziato nell’ambito del programma LIFE+ e mira a dimostrare la fattibilità ambientale ed economica di un processo per la produzione di un innovativo bio-adsorbente a partire dalla sansa delle olive e, contemporaneamente, il suo utilizzo per la purificazione di acqua potabile dall'arsenico. Il progetto metterà in luce i vantaggi legati agli impatti ambientali (relativi alla purificazione dell’acqua) e i vantaggi economici legati ad un minor uso di materie prime costose ed un minor consumo energetico rispetto agli adsorbenti attualmente prodotti). All'interno del progetto, verranno costruiti tre prototipi e verranno eseguite delle campagne sperimentali sia per la produzione di bio-adsorbenti che per la decontaminazione delle acque sia in Italia che in Portogallo. Eco Recycling srl è capofila del progetto mentre gli altri partner di progetto sono i seguenti: ALFO ENERGIA srl, centro HTR (High Tech Recycling, Dipartimento di Chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma), TALETE SpA, Technosind S.r.l., Universidade de Évora.
Il progetto Life BIOAs inizia a Settembre 2020 e termina ad Agosto 2023 e si propone i seguenti obiettivi:
- Design e costruzione del prototipo per la produzione di bio-adsorbenti;
- Design e costruzione del prototipo per il trattamento dell'acqua che impiega i bioadsorbenti prodotti nel progetto;
- Design e costruzione di un prototipo portatile per il trattamento dell'acqua che impiega i bioadsorbenti prodotti nel progetto;
- Dimostrazione dell'impiego degli innovativi bioadsorbenti nei prototipi per la rimozione dall'acqua dell'arsenico;
- Studio di fattibilità tecnico-economica della tecnologia proposta;
- Studio degli impatti ambientali associati alla tecnologia proposta considerando sia la produzione dei biadsorbenti che il relativo impiego per il trattamento dell'acqua.
Per maggiori informazioni: http://www.lifebioas.eu
CUSTOM-ART
"Disruptive kesterites-based thin film technologies CUSTOMised for challenging ARchiTectural and active urban furniture applications"
(co-financed by European Commission Horizon 2020 programme)
Il consorzio Custom-Art guida un ambizioso e dirompente progetto finanziato dalla Comunità Europea per lo sviluppo e la dimostrazione della prossima generazione di moduli BIPV e PIPV basati su abbondanti materiali a film sottile.
Il fotovoltaico (BIPV (Building-integrated photovoltaics) e PIPV (Product integrated photovoltaics)) integrato negli edifici e nei prodotti è identificato come tecnologia chiave per realizzare delle "costruzioni a impatto energetico quasi zero" e "distretti energetici al netto zero". L'adozione di massa delle soluzioni BIPV e PIPV può essere raggiunta solo sviluppando tecnologie a film sottile convenienti e sostenibili con impatti sulle funzionalità estetiche, sulla flessibilità meccanica e sulla sintonizzazione ottica.
Il progetto CUSTOM-ART, co-finanziato dalla UE, mira a sviluppare la prossima generazione di moduli a film sottile BIPV e PIPV basati sull’ impiego di materiali abbondanti come la kesterite. Il progetto porterà i moduli solari flessibili e semitrasparenti a un livello di maturità più elevato (TRL 7), dimostrando efficienze di conversione molto competitive (20% a livello di cella e 16% a livello di modulo) e una maggiore durata (oltre 35 anni), a costi di produzione ridotti (meno di 75 EUR/ m2).
Combinando strategie avanzate per la gestione delle proprietà dei materiali, con la progettazione di moduli personalizzati in un approccio di economia circolare, verranno sviluppati due tipi di prodotti, inclusi moduli PV flessibili e dispositivi PV semitrasparenti. CUSTOM-ART porterà queste tecnologie da TRL4-5 a TRL7, dimostrando efficienze di conversione e durabilità molto competitive (oltre 35 anni), a un costo di produzione ridotto. Verranno utilizzati esclusivamente elementi abbondanti sulla terra contribuendo così a garantire la piena sostenibilità e competitività dell'industria europea BIPV e PIPV.
CUSTOM-ART è un progetto co-finanziato all'interno del programma europeo H2020 e che verte su "Disruptive kesterites-based thin-film technologies customised for challenging architectural and active urban furniture applications".
Il kick-off meeting del progetto è stato tenuto online il 22-23 settembre 2020. Il progetto ha un budget totale di 8M € e durerà 42 mesi (data di inizio: settembre 2020 - data di fine: febbraio 2024). Coinvolge 17 partner in tutta Europa ed include sia leader mondiali che i principali attori europei coinvolti nello sviluppo delle tecnologie kesterite.
Alejandro Pérez-Rodríguez dell'IREC è il coordinatore del progetto.
Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma di ricerca e innovazione H2020 dell'Unione europea con il seguente Grant Agreement n°952982.
Eco Recycling in quanto partner di progetto, è responsabile delle seguenti attività:
- Definizione di un innovativo processo per il recycling di questa nuova tipologia di pannelli a film sottile;
- Revamping dell’impianto mobile già in possesso della Eco Recycling realizzato all’interno di un precedente progetto (Photolife), tale attività comporterà l’identificazione e la realizzazione delle modifiche necessarie per l’adeguamento del prototipo
- Validazione su scala prototipale dell'innovativo processo per il recycling di questa nuova tipologia di pannelli;
- Realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economico per la realizzazione di un impianto in piena scala, con annessa stesura di un business plan.
Per maggiori informazioni: http://www.custom-art-h2020.eu https://cordis.europa.eu/project/id/952982/es
Crocodile
"First of a kind commercial Compact system for the efficient Recovery Of CObalt Designed with novel Integrated LEading technologies"
(co-financed by European Commission Horizon 2020 programme)
Crocodile è un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea (GA n.776473) nell’ambito del programma Horizon 2020 (Call: H2020-SC5-2016-2017) ed è incentrato sul recupero di Cobalto a partire da diverse tipologie di RAEE. Questo progetto è attualmente concluso (data di inizio: giugno 2018 - data di fine: novembre 2022) e si poneva come obiettivo la dimostrazione su larga scala di un processo metallurgico innovativo integrato con differenti tecnologie specifiche per massimizzare il recupero di Cobalto. Eco Recycling, in quanto partner di progetto, è stato responsabile delle seguenti attività:
- Revamping dell’impianto mobile preesistente realizzato all’interno di un precedente progetto (HydroWEEE DEMO), identificazione delle modifiche necessarie per la realizzazione del processo innovativo proposto;
- Dimostrazione del processo proposto integrando una nuova sezione di estrazione Liquido-Liquido e di elettrodeposizione all’impianto sviluppato precedentemente (HydroWEEE DEMO);
- Supporto e realizzazione del business plan.
Member
"Advanced MEMBranes and membrane assisted procEsses for pre- and post- combustion CO2 captuRe”
(co-financed by European Commission Horizon 2020 programme)
MEMBER è un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea (GA n. 760944) nell'ambito del programma Horizon 2020 (Call: H2020-NMBP-2016-2017). Questo progetto è attualmente concluso (data di inizio: gennaio 2018 - data di fine: giugno 2022). L'obiettivo chiave del progetto era la produzione e la replicabilità sia di materiali avanzati che di nuove tecnologie (membrane e sorbenti) da impiegare nelle centrali elettriche per la cattura di CO2 nella fasi di pre e post combustione e per la produzione di H2 con cattura integrata di CO2.
Sulla base del suo know-how sul trattamento del riciclaggio delle membrane Pd-Ag a fine vita (acquisito in un precedente progetto nazionale, HYRPAM), Eco Recycling ha concentrato le sua attività su:
- Test di laboratorio su campioni di membrane (prodotti nell'ambito del progetto MEMBER da Tecnalia) al fine di definire i parametri ottimizzati per effettuare il recycling dei componenti target;
- Test su un prototipo (impianto pilota) per validare la procedura di laboratorio anche su scala più ampia.
Il progetto prevede inoltre che il supporto recuperato venga analizzato dopo questo trattamento per verificare l'efficacia del processo di riciclo. Nuove membrane saranno prodotte su questi supporti e le loro proprietà saranno misurate e confrontate con quelle originali.
LiBat
"Recycling of primary Lithium Battery by mechanical and hydrometallurgical operations"
(co-financed by European Commission LIFE16 programme)
Life LiBat (LIFE16 ENV/IT/000389) è un progetto cofinanziato nell’ambito del programma LIFE+ e mira a dimostrare il processo innovativo per il riciclo delle batterie Litio primario giunte a fine vita. Gli unici impianti attualmente operanti in Europa che trattano questa tipologia di batterie, utilizzano una serie di processi pirometallurgici, al contrario, il processo proposto integra una prima sezione di trattamento meccanico con una successiva di trattamento idrometallurgico ed è frutto della collaborazione tra Eco Recycling e il centro HTR (High Tech Recycling, Dipartimento di Chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma). Ha inoltre un ruolo centrale nel progetto la S.E.VAL. Srl, azienda di Colico che ormai da diversi anni si occupa del trattamento e riciclaggio di pile e RAEE, il prototipo verrà realizzato in un’area dedicata dell’azienda e tratterà le pile litio primarie collezionate nello stabilimento.
Questa soluzione, in linea con la Direttiva europea 2006/66/EC, porta al raggiungimento di un’efficienza di riciclaggio delle batterie Litio primarie superiore al 50%, a fronte di un impatto ambientale ed economico nettamente inferiore ai processi pirometallurgici attuali.
Il progetto Libat, iniziato a Luglio 2017 e che è terminato a Dicembre 2020, si proponeva i seguenti obiettivi:
- Dimostrazione del nuovo processo innovativo per il riciclo di batterie a Li primario (Li(0)/MnO2);
- Recupero di plastiche, materiali ferrosi e non ferrosi attraverso l’integrazione di un pretrattamento meccanico con un trattamento idrometallurgico;
- Dimostrare la possibilità di recuperare separatamente i prodotti al Litio e al Manganese, a differenza dalle tecnologie di riciclaggio ad oggi alternative;
- Progettazione e costruzione di un impianto pilota in grado di processare 50 kg di batterie/giorno.
e.THROUGH
"Thinking rough towards sustainability"
(co-financed by European Commission Horizon 2020 programme)
Il progetto e.THROUGH (Call: H2020-MSCA-RISE-2017) (Gennaio 2018-Dicembre 2022) mira a trasformare la dipendenza da CRM (materie prime critiche) in un punto di forza per l'Europa, contribuendo così alla declassificazione di alcuni CRM come tungsteno, indio, gallio e cromo. Gli obiettivi del progetto sono:
- Promuovere nuovi trends nella caratterizzazione ed esplorazione dei giacimenti minerari;
- Mappatura dei CRM tra le regioni minerarie dell'UE;
- Acquisire conoscenze su processi innovativi per il recupero dei CRM secondari;
- Riprogettare i materiali da costruzione utilizzando i materiali secondari come materia prima, lavorando così in ciclo chiuso e sostenendo quindi una forte riduzione relativa alla produzione di rifiuti;
- Life Cycle Assessment (LCA) per la valutazione degli impatti ambientali globali;
- Trasferimento delle conoscenze di nuova generazione agli stakeholders, sia per le potiche di sviluppo, per la loroa standardizzazione, e sia per la definizione di condotte più responsabili.
e.THROUGH è un consorzio intersettoriale e interdisciplinare di nazioni sia che appartengono all'UE che non, i quali considerano i rifiuti una risorsa per il recupero di CRM, influenzando così l'intero valore della catena produttiva. In questo modo attraverso l'aumento di tale valore, per il recupero dei CRM, per il loro riciclaggio, successivo riutilizzo ed infine per LCA, diventano necessari scienziati, ingegneri sia giovani e senior per sopperire alla domanda crescente derivante dall'industria dei CRM dell'UE. Il partenariato è composto da un 40% di industrie e da un 60% da enti di ricerca.
https://cordis.europa.eu/project/rcn/213000_en.html
Photolife
“Process and automated pilot plant for simultaneous and integral recycling of different kinds of photovoltaic panels”
(LIFE13 ENV/IT/001033)
Photolife (LIFE13 ENV/IT/001033) è un progetto cofinanziato nell’ambito del programma LIFE+ ed ideato per andare incontro ad un’esigenza che diventerà sempre più urgente nei prossimi anni ovvero smaltire correttamente i pannelli fotovoltaici dismessi o giunti a fine vita. Il progetto ha avuto come obiettivo il recupero del vetro e dei principali componenti che costituiscono il pannello fotovoltaico. Lo scopo del progetto è stata la costruzione di un impianto pilota e la sperimentazione eseguita impiegando il processo innovativo per il riciclaggio completo dei diversi tipi di pannelli fotovoltaici. Eco Recycling è stato il coordinatore del progetto, il progettista e il costruttore dell’impianto pilota. Il progetto è iniziato il 1 Giugno 2014 ed è terminato il 31 Agosto 2017.
Il progetto Photolife ha consentito di:
- Dimostrare la fattibilità tecnica dell’impianto pilota per il processo innovativo (realizzato sulla base dei dati ottenuti dagli esperimenti in scala di laboratorio) per il trattamento simultaneo ed automatizzato delle tre principali tipologie di pannelli ad oggi presenti nel mercato (a base di Silicio, di Cd-Te e quelli innovativi quali CIGS);
- Caratterizzazione dei prodotti dell’impianto pilota (vetro e metalli);
- Determinare la fattibilità economica del processo dell'impianto pilota anche per il recupero di apparecchiature elettroniche (circuiti stampati e altre apparecchiature elettroniche) e materie plastiche.
http://www.photolifeproject.eu
HydroWEEE DEMO
“Innovative Hydrometallurgical processes to recover Metals from WEEE including lamps and batteries: Demonstration”
(co-financed by European Commission FP7 programme)
Tale progetto ha visto Eco Recycling e il centro HTR (High Tech Recycling, Dipartimento di Chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma) coinvolti nella prosecuzione delle attività già finanziate dall’UE col progetto HydroWEEE (Call ID “FP7-SME-2008-1). Questo progetto ha avuto inizio ad Ottobre 2012 ed è terminato a Marzo 2017. I processi precedentemente sviluppati per il recupero di metalli base e preziosi dai RAEE sono stati ulteriormente ottimizzati per aumentare la resa in purezza dei metalli recuperati (tubi catodici, lampade, circuiti stampati, LCD, batterie).
Il principale obiettivo del progetto HydroWEEE DEMO è stato quello di costruire due impianti dimostrativi in scala industriale: uno fisso installato presso la Relight srl a Rho (MI) ed uno mobile. Il progetto mirava a testare i processi già sviluppati, testarne le prestazioni e dimostrare la fattibilità da un punto di vista integrato (tecnico, economico, operativo, sociale), tenendo conto anche della valutazione dei rischi (compreso quello sanitario) e dei benefici per la società e l'ambiente, favorendo poi una larga diffusione sul mercato in seguito. Gli obiettivi dimostrativi sono stati raggiunti con successo quando l'impianto fisso ha lavorato in continuo per almeno 18 mesi; allo stesso modo, l’impianto mobile è stato trasportato attraverso almeno 5 sedi in almeno 3 Paesi in Europa (Italia, Romania, Serbia).
https://cordis.europa.eu/project/rcn/105213_it.html
http://www.4980.timewarp.at/sat/hydroWEEE/
HydroWEEE
“Innovative Hydrometallurgical Processes to recover Metals from WEEE including lamps and batteries”
(co-financed by European Commission FP7 programme)
HydroWEEE (2008-2012) è un progetto finanziato nell’ambito dei bandi FP7 (settimo programma quadro della EU) finalizzati a supportare le PMI (Piccole e Medie Imprese) in attività di ricerca e sviluppo (Call ID “FP7-SME-2008-1). Capofila industriale del progetto è stata la società austriaca SAT di Vienna mentre Eco Recycling, capofila scientifico, si è occupato della progettazione e realizzazione di un impianto pilota mobile per il recupero di metalli base e preziosi dai RAEE e della relativa campagna sperimentale.
Il progetto HydroWEEE ha mirato allo sviluppo dei seguenti processi idrometallurgici:
- Processi per il recupero di terre rare (Eu, Tb, Y e Gd) da lampade fluorescenti e CRTs;
- Processi per il recupero di Cobalto e Litio da LIBs;
- Processi per il recupero di metalli preziosi quali Oro da PCBs;
- Processi per il recupero di Indio da LCDs.
https://cordis.europa.eu/result/rcn/45388_it.html
Progetti nazionali
PhotoBatRic
"Processo per il riciclaggio di batterie per automobile e pannelli fotovoltaici a fine vita"
(voucher internazionalizzazione POR-FESR 2014-2020)
Il progetto di internazionalizzazione della Eco Recycling si è incentrato sulla ricerca di aziende cinesi pronte a realizzare la tecnologia, innovativa ed all’ avanguardia sviluppata dalla Società nel settore del trattamento delle pile e dei pannelli fotovoltaici a fine vita, si fa presente che la Cina è il più grande produttore mondiale di pannelli fotovoltaici ed è anche leader nel settore della realizzazione di accumulatori al litio per autotrazione. Il settore del recycling di questi due rifiuti è in crescita esponenziale. Eco Recycling possiede attualmente adeguate conoscenze ed ha sviluppato e validato i processi arrivando a redigere dei Business Plan di massima che dimostrano la fattibilità di due distinti processi di riciclaggio per potenzialità dell’ordine di 5000 – 10000 t/anno di rifiuti trattati.
Finalità: Il progetto prevedeva la Partecipazione a due eventi in Cina, tra cui il più rilevante la “Innovation Week Italia-Cina 2019”. Per la Società la realizzazione di impianti industriali in Cina per il riciclaggio di batterie e pannelli fotovoltaici comporterebbe una consistente crescita.
Risultati: Per l’evento “Innovation Week Italia-Cina”, che nel 2019 ha visto come città ospiti, Pechino e Jinan (capitale della ricca provincia dello Shandong), la società Jalteco ha organizzato nell’area espositiva “Italia” nel DPICGC Building (“Demonstration Park of Innovative Cooperation of Global Chain”, area espositiva permanente gestita dall’Associazione CinItaly), una serie di spazi dedicati alle imprese italiane “HiTech & Innovation”, tra queste imprese è stata presente anche la Eco Recycling che ha pubblicizzato le sue iniziative con brochure in lingua cinese.
Tale iniziativa è stata co-finanziata dalla Regione Lazio con il Voucher Internazionalizzazione.
ECORETE-GREEN
"ECONOMIA CIRCOLARE: Recupero di plastiche e legno con tecnologie green"
(FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programma Operativo Regionale del Lazio)
Descrizione del progetto
Il progetto proposto, iniziato a luglio 2020, si inserisce nell'ambito della green economy e in particolare dell’”economia circolare”. Si propone infatti un modello di “simbiosi industriale” per la riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica e contemporaneamente lo sviluppo con metodi innovativi di un prodotto verde. In particolare, il progetto è orientato al recupero e alla valorizzazione degli scarti di legno e plastica (intendendo con tale termine materiali polimerici macromolecolari di diversa natura) attraverso la loro trasformazione in prodotti ad alto valore aggiunto/tecnologico.
La scelta di questi due materiali di scarto così diversi tra di loro (il primo di origine sintetica, il secondo considerato rifiuto naturale) è dettata dal fatto che entrambi pongono molti problemi per lo smaltimento. Per quanto riguarda le plastiche, attualmente solo un terzo di quella smaltita è effettivamente avviata a rigenerazione per trasformarla in materia prima seconda, mentre la restante parte è per circa il 50% avviata a valorizzazione energetica tramite termovalorizzatori e il restante 50% avviato inesorabilmente in discarica. Per il legno, solo nel Lazio ogni anno si conferiscono milioni di tonnellate in discarica, tali scarti possono creare anch’essi problemi per almeno due punti di vista: sono ingombranti e quindi riducono la capacità di smaltimento delle isole ecologiche; in ambiente anaerobico producono metano che è un gas serra venti volte più dannoso dell’anidride carbonica.
Finalità
La finalità del progetto è la trasformazione di entrambi questi scarti in prodotti ad alto valore aggiunto/tecnologico attraverso processi che sono nel caso della plastica una depolimerizzazione spinta con produzione di nuovo monomero, nel caso del legno una scomposizione di quest’ultimo, con solventi green (deep eutectic solvents o low transition temperature mixtures) in cellulosa e lignina e nel loro riutilizzo per la produzione di elementi di supporto per elettrodi (cellulosa) e per la produzione di membrane elettrolitiche (lignina) da utilizzarsi in una batteria di nuova concezione.
Le frazioni di scarto di entrambi i processi verranno utilizzate per produrre combustibili “zero zolfo” da utilizzare in motori diesel e in materiale carbonioso utilizzabile sia per la produzione di elettrodi per la batteria o come carbone attivo.
Partner di progetto
Il progetto vede coinvolte due PMI: la S.R.S. Servizi Ricerca e Sviluppo srl e la Eco Recycling srl e quattro OdR una facente capo all’Università di Roma 3 (Dip. Di Scienze) e tre facenti capo alla Sapienza (DICMA, Hydro-Eco e DIAG).
BIPAM
"Processo innovativo ed integrato per la produzione di BIoPellet a partire da scarti Amidacei"
(co-finanziato dalla Regione Lazio: POR-FESR 2014-2020)
Il progetto BIPAM ricade all’interno del settore della Circular Economy, e mira alla messa a punto e realizzazione di un processo di trasformazione avanzato e integrato che permette la produzione di pellet totalmente biodegradabili e compostabili impiegando come materia prima l’amido estratto da scarti amidacei (patate) e da alghe (prodotte impiegando acque reflue).
I principali obiettivi del progetto sono:
- Definizione del processo, progettazione e realizzazione di unità prototipali per la produzione di amido da scarti amidacei e da micro alghe. La tecnologia innovativa proposta ha anche lo scopo di minimizzare i consumi di materia e di energia;
- Messa a punto una procedura per la modifica dell’amido che consenta di stabilire la formulazione ottimale di materiale bioplastico compostabile tale da soddisfare le caratteristiche necessarie per un suo impiego nel settore del packaging alimentare;
- Ottimizzazione del processo di estrusione reattiva e produzione di pellet biodegradabili totalmente compostabili.
All’interno del progetto verrà quindi realizzato un processo “zero waste”, che si colloca perfettamente all’interno del concetto di economia circolare; inoltre sarà condotta un’analisi di fattibilità tecnico ed economica (analisi dei costi-benefici) nell’ ottica della realizzazione di un impianto in piena scala.
Il progetto coinvolge quattro partner: Eco Recycling, BIO-P, High Tech Recycling - HTR (centro di ricerca Inter Universitario) e GA Energy; il progetto ha avuto una durata pari a 19 mesi, a partire dal 3/12/2018.
https://www.linkedin.com/groups/8749036/
http://ec.europa.eu/esf/home.jsp
RAFFORZAMENTO E CONSOLIDAMENTO DI ECO RECYCLING
“Rafforzamento e consolidamento di Eco Recycling"” (cofinanziato dala Comunità Europea)"
Il progetto (codice CUP F23D16000050009) riguarda il consolidamento ed il rafforzamento delle attività generali della società.
Il budget è dedicato alla sistemazione di un nuovo sito industriale che prevede:
- L'acquisto di un gruppo elettrogeno per l'alimentazione dei prototipi, di un container uso ufficio per gli operatori e l'installazione di un cancello idoneo per l'accesso alla piattaforma sul quale la società ha spostato i prototipi già costruiti durante i precedenti progetti e ne collocherà altri di nuova realizzazione;
- L'acquisto di accessori indispensabili per l'operatività dei prototipi (es. vasche per la raccolta dei reflui di processo e delle acque di lavaggio).
Finalità: sistemazione di un nuovo sito industriale.
Risultati: acquisto di un gruppo elettrogeno, di un cancello e delle vasche per la raccolta delle acque di prima pioggia.
Sostegno Finanziario ricevuto: finanziamento bancario a tasso zero di importo pari ad euro 36.000 di durata 36 mesi.
O.Ri.Fo
“Ottimizzazione di un trattamento zero-waste per il Riciclaggio dei moduli Fotovoltaici a fine vita” (cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)"
“Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca finalizzati allo sviluppo di nuove tecnologie di ricupero, riciclaggio e trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)”
Questo progetto nasce a valle di un progetto cofinanziato dalla comunità europea (PHOTOLIFE) durante il quale è stato messo a punto un processo per il trattamento dei moduli fotovoltaici a fine vita ed è stato realizzato un impianto su scala prototipale.
Nel corso del presente progetto si intende progettare, realizzare e testare una nuova unità di trattamento fisico della frazione fina del vetro e condurre una ulteriore campagna sperimentale per la valorizzazione delle plastiche, per arrivare infine alla stesura di un business plan completo ed idoneo al passaggio in piena scala.
La frazione fina del vetro durante il progetto PHOTOLIFE è stata trattata impiegando processi esclusivamente chimici ma, nel presente progetto si intende proporre come alternativa un trattamento fisico realizzato attraverso un’unità di separazione del ferro e un sistema a correnti parassite, questa nuova linea prototipale consentirà di ripulire il vetro e separarlo dai metalli, questo come trattamento alternativo a quello chimico, portando notevoli vantaggi in termini economici ed ambientali.
Un altro aspetto che si intende approfondire nel seguente progetto è quello inerente alle plastiche ed alla loro destinazione finale, le frazioni di plastiche imbevute di solvente possono essere valorizzate tramite:
- Trattamento chimico
- Trattamento termico/Gassificazione
A riguardo verrà svolta una corposa campagna sperimentale in laboratorio effettuata dal centro di ricerca HTR. La campagna sperimentale avrà come obiettivo anche quella di eseguire dei test per l’allontanamento del solvente al fine di permettere la progettazione dell’unità di recupero del solvente indispensabile su un impianto in piena scala.
Il progetto coinvolge tre partner: HTR (centro di ricerca Inter Universitario), Eco Recycling e GA Energy; avrà una durata pari a 24 mesi, a partire dal 19/01/2018.
HYRPAM
“Processo di recupero di membrane per idrogeno a base di Palladio e Argento”
(bando POR FESR Lazio 2007-2013)
HYRPAM è un progetto finanziato nell’ambito dei bandi POR FESR Lazio 2007-2013 sull'Avviso Pubblico ‘Insieme per vincere’ ed ha avuto la durata di un anno (2014-2015). Lo scopo del progetto era lo sviluppo e ottimizzazione di un processo idrometallurgico per il recupero sia del supporto che dei metalli preziosi presenti nelle membrane a base di Palladio/Argento. Questo processo è stato sviluppato a seguito di una valutazione di natura tecnico-economica sull’intero ciclo di vita delle stesse ed è stato realizzato un impianto in scala pilota.
I risultati ottenuti a seguito di questo progetto sono stati i seguenti:
- Lo sviluppo di un processo per il trattamento e la valorizzazione delle membrane a fine vita;
- La progettazione e la realizzazione di un impianto pilota idoneo al trattamento.
NANOHYDRO
“Produzione di nano strutturati metallici a partire da liscivie provenienti dal trattamento idrometallurgico di RAEE e batterie esauste” (bando POR FESR Lazio 2007-2013, Progetti di R&S in collaborazione da parte delle PMI del Lazio)
Il presente progetto (2012-2014) ha avuto come obiettivo lo sviluppo di processi per la produzione, attraverso tecniche elettrochimiche, di nano materiali metallici a base di rame e cobalto a partire da liscivie provenienti dal trattamento idrometallurgico di rifiuti speciali quali RAEE e/o batterie. Le principali finalità del progetto sono state l’identificazione delle condizioni operative per la produzione dei materiali in forma nano strutturata, lo scale-up del processo e la realizzazione di un idoneo sistema sperimentale pilota con sistemi avanzati di monitoraggio per il controllo dei parametri di processo. Al fine di realizzare un efficiente processo di analisi dei dati è stato integrato uno specifico sistema di rilevamento on-line così da migliorare gli obiettivi attesi. Tale sistema era composto sia da componenti HW per il rilevamento e la raccolta dei dati che da una parte software per l’elaborazione e l’analisi. Il sistema, nel suo complesso, ha fornito la possibilità di automatizzare le fasi di controllo e gestione dei complessi processi elettrochimici in piena scala.
Negli ultimi anni il mercato dei nano materiali ha subito una forte espansione a causa dell’interesse di industrie farmaceutiche, produttori di catalizzatori e società produttrici di tecnologia.
Le potenzialità associate all’innovativo progetto sono state notevoli, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico, per via della produzione di materiale ad alto valore aggiunto (nano strutturati di Co e Cu) a partire da rifiuti. Il cobalto metallico nano strutturato può essere infatti utilizzato nei dispositivi digitali di registrazione e nei microsi
PHOTOREC
Eco Recycling in collaborazione con il centro HTR (High Tech Recycling, Dipartimento di Chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma) ha partecipato ad un progetto regionale di trasferimento tecnologico denominato Photorec (2010-2012) per lo sviluppo di un processo innovativo per il riciclo dei pannelli solari fotovoltaici a fine vita. Il processo proposto è stato sviluppato sulla base della esperienza maturata dai ricercatori e dai tecnici nello studio delle tecniche idrometallurgiche (lisciviazione, precipitazione, recupero per elettrolisi e/o per calcinazione) e delle preliminari operazioni meccaniche e chimico-fisiche necessarie per recuperare i valori metallici e non. Sono state pertanto previste operazioni di macinazione, vagliatura, separazioni magnetiche, separazioni a correnti parassite, separazione aerodinamica e flottazione al fine di alimentare nel modo più idoneo la sezione idrometallurgica dell’impianto e al contempo recuperare per via fisica gran parte dei valori presenti. L’aspetto fondamentale ed innovativo del processo idrometallurgico proposto è la dissoluzione degli ossidi degli elementi del III e IV gruppo del sistema periodico mediante agenti acidi o basici e il recupero elettrolitico di Gallio, Indio e Tellurio. In alternativa ai metodi elettrolitici i metalli verranno recuperati sotto forma di ossidi per precipitazione e calcinazione. Le simulazioni di processo in scala accoppiate alle prove di laboratorio sono state volte a valutare le vie di recupero economicamente più vantaggiose tra quelle tecnicamente praticabili (separazione elettrochimica o precipitazione chimica).
Progetto “PILE VERDI”
PON MIUR Art.11
Ad Ottobre 2007 Eco Recycling ha ricevuto un finanziamento dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) nell’ambito del Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca (FAR) con lo scopo di realizzare un impianto pilota dimostrativo per il recupero di Zinco e Manganese da pile giunte a fine vita in base al processo brevettato e per l’attuazione di un progetto di ricerca per l’estensione di tale processo al trattamento di altre tipologie di pile, catalizzatori e RAEE. Questo progetto si è concluso a Settembre 2011.
L’obiettivo di questa ricerca è stato lo sviluppo di tre differenti processi per il recupero di metalli provenienti da rifiuti attraverso l’utilizzo di tecniche idrometallurgiche. In particolare:
- Processi per il recupero di Manganese e Zinco dal trattamento di pile giunte a fine vita;
- Processi per il recupero di Molibdeno, Vanadio, Cobalto e Nichel da catalizzatori industriali esauriti dell’industria petrolifera e da boiler ash;
- Processi per il recupero di metalli base da RAEE (esempio Ittrio e Zinco da tubi catodici (CRT) di televisori e PC e Ittrio da lampade fluorescenti).
La fase di ricerca industriale si è concretizzata con la realizzazione di un impianto pilota dimostrativo, localizzato presso la SEVAL srl di Colico (LC), per il recupero di Zinco e Manganese da pile giunte a fine vita, il processo realizzato è stato coperto da brevetto Europeo.